La società ITEMS srl è stata incaricata da Autostrade Meridionali di progettare interventi di manutenzione di ripristino della passerella pedonale indicata come OPERA 322BIS. Nella presente relazione, dopo la descrizione della stato di fatto e un’analisi delle cause del degrado rilevato, si illustrano gli interventi da effettuare per ripristinare lo stato di conservazione dell’opera. Tali interventi non forniscono alcun incremento di capacità portante o adeguamento sismico dell’opera, pertanto la loro progettazione è stata affrontata considerandoli come interventi locali per ripristinare le condizioni dell’opera prima del degrado, analogamente non è stata svolta alcuna verifica globale dell’opera poiché non ricorre nessuna delle circostanze indicate dalla normativa vigente sulle costruzioni (NTC2018 – DM gennaio 2018) per cui si renda necessaria tale verifica.
L’opera 322bis “Passerella Acquedotto – Cavalcavia” (Num. Opera: 322bis – Codice Opera: 03.03.0322.1.3), si trova all’uscita Vietri sul mare dell’autostrada A3 Napoli – Pompei – Salerno (in prossimità del km 48+700) e rappresenta un collegamento per il passaggio di eventuali tubazioni tra due versanti (Fig. 1). Attualmente l’opera non ospita alcuna tubazione.
Per quanto riguarda i dati sulla struttura della passerella, attualmente è disponibile un elaborato grafico contenente una vista in pianta, un prospetto e delle sezioni dell’opera, da cui è stato possibile ricavare i dati geometrici. Da tali grafici si evince che la passerella è costituita da un elemento prefabbricato in c.a. di forma a V di altezza 1.80 m, larghezza esterna 1.30 m, larghezza netta interna 0.60 m. La luce della passerella è di 22 m. Alcuni dei dati sono stati riscontrati e confermati da misure in sito effettuate da questa società.
Nel seguito si riportano delle immagini con i difetti riscontrati dall’analisi della scheda ispettiva redatta dal CUGRI, in seguito alla quale è stato richiesto l’intervento di manutenzione.
IMPALCATO-TRAVERSI. Come mostrato in Fig. 5, 6, 7 e 8, è stata segnalata su tutti i traversi interni la presenza di calcestruzzo distaccato e/o in fase di distacco con armatura ordinaria scoperta/ossidata (voto difetto 30). E’ stata segnalata inoltre la formazione calcestruzzo
degradato con lesioni ramificate, localizzate sia agli spigoli (voto difetto 20) che sulla superficie
dei traversi (voto difetto 30).
IMPALCATO-CASSONE. Sulla superficie esterna del cassone è stata segnalata la presenza di tracce di scolo (Fig. 10, 11, 12 e 13 – voto difetto 10) e la presenza di quadri fessurativi in evoluzione con possibili distacchi di calcestruzzo con potenziale pericolo di caduta sulla carreggiata (Fig. 12 e 15 – voto 20).
All’interno del cassone, su tutte le superfici, è stata segnalata la presenza di efflorescenza, ristagni d’acqua, calcestruzzo distaccato ed in fase di distacco con armatura ordinaria scoperta/ossidata come mostrato nelle Fig. 5, 6, 7, 8 e 9. A questi difetti riscontrati è stato attribuito un voto di 20, tranne che al difetto “cls distaccato e in fase di distacco con armatura ordinaria scoperta/ossidata”, al quale è stato attribuito un voto di 30.
Inoltre, come mostrato nelle Fig. 5, 7 e 8, all’interno del cassone sono presenti sia detriti che vegetazione (voto difetto 20).
Infine è stata segnalata la presenza di lesioni verticali sui cordoli delle ali del cassone con una votazione di 20 (Fig. 14 e 15).
APPOGGI-APPARECCHI. Come mostrato nelle Fig. 12 e 16, in corrispondenza degli appoggi sono stati segnalati fenomeni di schiacciamento (lesioni da schiacciamento) e la presenza di cls distaccato e/o in fase di distacco con armatura ordinaria scoperta/ossidata. A questi ultimi due difetti riscontrati, è stata attribuita una votazione rispettivamente pari a 50 e 30.
Nella scheda del CUGRI è anche riportata la seguente nota:
Le fondazioni non sono ispezionabili. All’interno del cassone sono presenti detriti e vegetazione.
Si segnalano lesioni ramificate lungo gli elementi in cemento armato delle opere di sostegno, a ridosso di uno degli appoggi della passerella (identificato come “Appoggio 1”) Fig. 17 e 18.
In data 9 settembre 2020 è stato effettuato un sopralluogo direttamente sulla passerella per poter esaminare le zone di appoggio e la superficie interna della sezione ad U, dove erano state segnalate nella scheda ispettiva del CUGRI la presenza di lesioni da schiacciamento agli appoggi e il degrado delle superfici interne del cassone. Si riportano in Fig. 19 e 20, le foto della zona di appoggio della passerella.
E’ stato eseguito un rilievo geometrico della zona di appoggio della passerella. Di seguito, in Fig. 21 e 22, si riportano la sezione trasversale della passerella in corrispondenza dell’appoggio e una sezione longitudinale di tale zona.
Nota la geometria dell’opera è stato inoltre eseguito un calcolo della reazione vincolare all’appoggio in presenza del solo peso proprio che è l’attuale carico sull’opera. Il peso proprio nella zona alla base dell’appoggio, che presenta l’area di carico di dimensioni minori (22 x 80 cm), fa nascere una tensione normale σ = 1.80 MPa, che si può ritenere un valore di lavoro molto basso anche per un calcestruzzo di bassa resistenza o degradato.
Sia le foto riportate in Fig. 19 e 20, sia il risultato ottenuto dal calcolo indicano che la fessurazione è dovuta ad un degrado del calcestruzzo per effetto delle condizioni ambientali (acqua, variazioni di temperatura) e non ad uno schiacciamento dell’appoggio.
Analogamente nella parte interna della passerella si osserva un avanzato degrado del calcestruzzo superficiale anche con armature scoperte.
Pertanto gli interventi saranno progettati per ripristinare il calcestruzzo superficiale interno e dell’appoggio curando prima la pulizia e la protezione dell’armatura.
Sulla superficie esterna, sia ad intradosso che sulle pareti laterali del cassone costituente la passerella, sono presenti quadri fessurativi in evoluzione con possibili distacchi di calcestruzzo e con potenziale pericolo di caduta sulla carreggiata. Pertanto gli interventi saranno progettati anche per ripristinare il calcestruzzo superficiale esterno.
Durante il sopralluogo si è proceduto anche ad approfondire la causa della fessurazione rilevata sull’opera di contenimento del versante in carreggiata nord. Come mostrato in Fig. 25, in primo luogo si rileva che tutta l’opera di contenimento presenta una fessurazione ramificata, pertanto sono stati fatti 3 saggi in corrispondenza delle lesioni per vederne la profondità (Fig. 27, 28, 29 e 30). Da questa indagine è stato possibile constatare che le lesioni sono prevalentemente superficiali e dovute all’azione degli agenti atmosferici (acqua, vento, temperatura), come confermato dalla loro configurazione ramificata che non individua nessun meccanismo legato allo stato tensionale. Solo in alcune parti le lesioni sono collegate ad un fenomeno di corrosione, molto superficiale, di alcune piastre di collegamento di elementi in acciaio a cui sono collegate le reti di contenimento.
Dalla scalpellatura del calcestruzzo è emerso anche che il calcestruzzo contiene delle piccole fibre metalliche.
In conclusione la fessurazione allo stato attuale riguarda un fenomeno di degrado molto superficiale del calcestruzzo che non necessita di interventi ma solo di monitoraggio periodico.
In ogni caso si osserva che sul lato della carreggiata sud, il rivestimento del muro di sostegno mostra un elevato grado di degrado con caduta di detriti, pertanto, anche se non rilevato dalla scheda CUGRI si ritiene opportuno procedere alla rimozione delle parti di rivestimento distaccate.
Gli interventi da effettuarsi sull’Opera 322bis nascono dall’esigenza di eliminare le carenze e i difetti individuati dal CUGRI e rilevati durante il sopralluogo effettuato in data 9 settembre.
Tutti gli interventi previsti si configurano come “interventi di riparazione o locali” secondo quanto definito al paragrafo 8.4.1 delle NTC2018 e C8.4.1 e C8.8.7 della Circolare 7/19, trattandosi di interventi di manutenzione non strutturali o di rinforzo locale dell’appoggio che non modificano il comportamento globale della struttura.
Di seguito saranno descritti gli interventi previsti sull’opera 322bis.
Come osservato in precedenza, nella parte interna della passerella si osserva un avanzato degrado del calcestruzzo superficiale anche con armature scoperte.
Si rende necessario un intervento di ripristino del calcestruzzo ammalorato. Tale intervento prevede l’asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante scalpellatura meccanica per uno spessore medio di circa 2 cm, il successivo trattamento delle armature esposte con spazzolatura meccanica o sabbiatura e l’applicazione di prodotti passivanti ed infine il ripristino del copriferro con malta cementizia premiscelata tixotropica bicomponente fibrorinforzata tipo MT1.
L’intervento riguarda una estensione del 80% della superficie interna dell’opera.
Per evitare il ristagno e le infiltrazioni d’acqua si prevede la impermeabilizzazione del fondo.
L’intervento prevede:
Sulla superficie esterna del cassone sono presenti fessurazioni ramificate che indicano un degrado superficiale del calcestruzzo soprattutto per effetto dell’acqua.
Pertanto anche sulla superficie esterna si rende necessario un intervento di ripristino del calcestruzzo ammalorato. Tale intervento prevede l’asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante scalpellatura meccanica per uno spessore medio di circa 2 cm, il successivo trattamento delle armature esposte con spazzolatura meccanica o sabbiatura e l’applicazione di prodotti passivanti ed infine il ripristino del copriferro con malta cementizia premiscelata tixotropica bicomponente fibrorinforzata tipo MT1.
L’intervento riguarda una estensione del 20% della superficie esterna del cassone.
Sull’opera di sostegno al lato della carreggiata nord sono presenti alcune fessurazioni superficiali che può essere opportuno eliminare con un trattamento superficiale mediante uno strato di malta nella parte in corrispondenza dell’appoggio della passerella.
Per quanto riguarda invece il muro di sostegno al lato della carreggiata sud è opportuno rimuovere le parti di rivestimento (intonaco/malta) che sono rigonfie, distaccate o in procinto di cadere.
Sull’appoggio si segnala la presenza di lesioni e calcestruzzo degradato soprattutto nelle zone di bordo.
Pertanto si rende necessario un intervento di ripristino del calcestruzzo ammalorato. Tale intervento prevede, su entrambe le superficie inclinate dell’appoggio, l’asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante scalpellatura meccanica per uno spessore medio di circa 2 cm, ed infine il ripristino della geometria dell’appoggio con malta cementizia premiscelata
tixotropica bicomponente fibrorinforzata tipo MT1.
Inoltre appare opportuno aggiungere un intervento di rinforzo superficiale per proteggere la parte corticale del calcestruzzo dall’effetto degli agenti atmosferici, considerato che si tratta di un elemento strutturale di dimensioni contenute. In particolare si prevede un rinforzo mediante tecnica NSM (Near Surface Mounted) realizzato mediante l’esecuzione lungo entrambe le superfici dell’appoggio di scanalature (tasche) di dimensioni 1.5×1.5×80 cm, ed il posizionamento di barre in composito FRP di diametro 8 mm, immerse in una matrice di resina epossidica.
L’esecuzione degli interventi richiede 20 giorni lavorativi, di cui 6 giorni lavorativi di notte con 3 operai/giorno.
Il computo è stato effettuato con l’applicazione dei prezzi acquisiti dal “Prezzario strade ANAS 2020 – Nuove Costruzioni e Manutenzione Straordinaria”, dal “Prezzario strade ANAS 2020 – sicurezza” e dal “Prezzario regionale dei Lavori Pubblici anno 2020” approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 186 del 21.04.2020.
Gli interventi riguardano la superficie interna ed esterna della passerella e sono effettuati come indicato nel seguito:
La zona di cantiere si colloca nel parco adiacente la passerella con uno spazio intorno alla zona di appoggio di dimensioni circa 25 m2. Tale spazio dovrà essere opportunamente recintato.
Di seguito un’immagine con l’individuazione dell’area di cantiere.