Analisi di vulnerabilità sismica del ponte “San Nicola” di Benevento

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  • Progetto: Analisi di vulnerabilità sismica del ponte “San Nicola” di Benevento
  • Committente: Comune di Benevento
  • Date incarico/consegna: Data incarico: Ottobre 2020 Data Consegna: Febbraio 2020

RELAZIONE DEL PROGETTO

DESCRIZIONE OPERA

Il ponte San Nicola, situato in Benevento a servizio della S.S. 90, collega l’area di Capodimonte a Nord alla zona centrale del capoluogo sannita a Sud superando il torrente da cui prende il nome. Il ponte è stato progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi tra il 1952 e il 1955, e realizzato tra il 1955 e il 1956. Il progetto elaborato da Morandi prevedeva la realizzazione di un ponte con schema statico finale iperstatico costituito da un telaio simmetrico con due sbalzi con colonne incernierate al piede.

Vista laterale del ponte
Sezione geologica

Nella Relazione geologica sono riportati anche i seguenti parametri atti a caratterizzare i terreni dal punto di vista fisico-meccanico:

Strato alluvioni grossolane (Sg)
Strato alluvioni fini (Lsa)

MODELLAZIONE

Per modellare la struttura ed eseguirne l’analisi e stato utilizzato il software di calcolo agli elementi finiti (FEM) SAP2000 (licenza *1DFWBHRPGMHZWAJ). Il ponte e rappresentato in modo parametrico utilizzando un gruppo di oggetti sofisticati: linee di layout (allineamento), pile, sezioni trasversali di impalcato, cavi di precompressione. E possibile scegliere di discretizzare il ponte con elementi frame (monodimensionale), Shell (bidimensionali) o Solid (tridimensionali). Nel caso in esame, sono stati utilizzati elementi shell per l’impalcato e frame per la pila, inoltre sono stati inserimenti i cavi da precompressione mediante elementi tendon.

Gli elementi tendon sono un tipo di oggetto che puo essere inserito all’interno di altri oggetti (Frame, Shell, Plane, Asolid, e Solid) per simulare gli effetti della precompressione e della post-tensione. Questi tendon si collegano agli oggetti compenetrati e applicano il carico. Ciascun tirante applica un gruppo di forze e momenti in equilibrio, che agiscono sul resto della struttura. Il carico di precompressione per ciascun tirante e definito dai seguenti parametri:

  • Trazione nel tirante prima delle perdite;
  • Posizione dell’apparecchiatura di bloccaggio, una estremita o entrambe le estremita, da dove avviene la tesatura del tirante;

Nelle figure seguenti si riportano alcune immagini del modello

Vista modello (3d)

SAGGIO S5

Il saggio S5 è stato eseguito in corrispondenza della Pila 1, realizzando una tasca di 50 x 60 cm e profondità di circa 30 cm. Rimosso l’asfalto per uno spessore di 14 cm, sono stati messi a vista i ferri della soletta. Approfondendo lo scavo sono emersi 3 cavi da 27∅5, ad interasse di circa 15 cm.

LE MICROCAROTE DI CALCESTRUZZO

Microcarota MC1

In corrispondenza del saggio S2, è stato eseguito un microcarotaggio, sull’anima esterna del cassone, utile al test degli ioni. La carota di diametro ∅60 mm, è stata prelevata ad una distanza di 60 cm dal fondo cassone e 60 cm dal traverso retrostante. Il suo spessore è risultato di 18 cm.

Microcarota MC1
Microcarota MC1

Carota C4

La carota C4 è stata eseguita sulla soletta di collegamento tra i setti della spalla, in corrispondenza del quarto setto, ad un’altezza di circa 1.50 m dal piano campagna.

Saggio S1

Il Saggio S1, è stato eseguito in corrispondenza del quinti setto della pila per l’individuazione della posizione dei ferri diagonali.

Riprese del getto di costruzione

Riprese del getto di costruzione
Riprese del getto di costruzione
Riprese del getto di costruzione
Riprese del getto di costruzione
Riprese del getto di costruzione
Riprese del getto di costruzione

Degrado interno cassoni

Tubo per il getto della solidarizzazione
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